Nuova malattia infettiva si diffonde in Italia: potrebbe essere colpa di questa carne

Una nuova malattia infettiva si sta diffondendo in Italia a causa della carne, la questione ha sollevato l’attenzione nazionale.

I casi si sono diffusi rapidamente a macchia d’olio. Sembrava essere una questione isolata ma con la crescita dei contagi c’è stata l’allerta sanitaria che al momento è comunque contenuta. Tuttavia è fondamentale riconoscere i sintomi per le cure immediate del caso.

Malattia infettiva
Malattia infettiva della carne in Italia (ladestranews.it)

Sono stati diffusi da parte degli ospedali quelli che sono i primissimi segnali della malattia da individuare e anche le tipologie di carne a cui fare attenzione perché sono proprio quelle che trasmettono la malattia.

Malattia infettiva causata dalla carne

Il Covid ci ha sicuramente spiazzati, resi più attenti, quindi è fondamentale capire quando una malattia si sta diffondendo, in che modo e cosa può accadere. Al momento la situazione è limitata ad un numero limitato di persone, anche se comunque in pochi giorni ha colpito diversi soggetti.

Carne rossa cruda
Pericoli del consumo di carne cruda e non cotta bene (ladestranews.it)

Non è una patologia nuova, si tratta della Trichinosi, una malattia infettiva che si trasmette tramite un parassita, trichinella, che può giungere all’uomo solo mediante alimenti. Quindi le persone coinvolte hanno mangiato tutte della carne infetta. Le condizioni sono sotto osservazione, i soggetti malati al momento sono seguiti con apposita terapia farmacologica ma sono in corso indagini.

La questione sollevata a Foggia ha destato l’allarme nazionale portando all’attivazione delle Asl per capire le origini del parassita e soprattutto perché sta colpendo così tante persone improvvisamente. Questa zoonosi viene causata dal consumo di carne cruda o non cotta bene. Le carni pericolose sono quelle di suini, cinghiali, equini. Se queste contengono le larve del trichinella, vengono trasmesse all’uomo, una volta liberate all’interno vanno a colonizzare i tessuti dello stomaco, passando poi all’intestino tenute e infine all’epitelio dove diventano “adulte”.

Sintomi e decorso della malattia

Secondo l’Unione Europea la malattia rientra nella prima classe di sorveglianza delle malattie infettive ma è bene prestare subito attenzione ai sintomi per evitare che la situazione degeneri. I sintomi iniziano sempre con disturbi gastrointestinali, nel 40% diarrea, poi debolezza, dolori, spasmi. Da notare: edemi sugli occhi, fastidio alla luce forte, febbre. Il parassita è molto forte, resiste anche al congelamento per 2 settimane a -15 gradi. Quando si scongela, si riattiva. Il decorso può essere lungo, l’incubazione va da 8 a 15 giorni ma può arrivare addirittura a 45 giorni perché dipende dalla quantità di parassiti ingeriti.

La cosa fondamentale è evitare sempre di consumare carne cruda o non cotta adeguatamente, di qualunque tipo. Mangiare solo carni controllate e sicure e cuocerle, anche a livello domestico ad almeno 65 gradi per 4 minuti perché solo in questo modo si va a determinare una cottura perfetta fino alla parte centrale della carne e ad uccidere i parassiti se presenti.

In caso di uno o più sintomi è fondamentale rivolgersi subito al presidio ospedaliero della propria città specializzato in malattie infettive. Questi saranno in grado di dare opportuna terapia farmacologica, già validata da parte dell’OMS.

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