Allarme influenza aviaria: cosa sta succedendo

Una situazione considerata totalmente inedita che però sta allarmando un po’ tutti. L’influenza aviaria torna a farsi sentire a gran voce spaventando tutta la popolazione. Cosa starà succedendo?

La situazione nelle ultime settimane sta totalmente degenerando. In particolar modo, è arrivata una segnalazione sulle spiagge del Lago di Garda nella quale è stata dichiarata la presenza di decine di gabbiani morti.

allarme aviaria
Allarme aviaria, cosa sta succedendo – ladestranews.it

Lo scorso 18 febbraio è stato riscontrato il primo caso e con il passare delle settimane la situazione è andata sempre di più a degenerare. Le carcasse di uccelli ritrovate sono state a centinaia e con molta probabilità hanno addirittura superato questa quantità.

Nelle zone interessate sono state effettuate diverse ricerche da parte degli istituti zooprofilattici. Da queste analisi ne è emerso che, i numerosi gabbiani deceduti sono stati colpiti dall’influenza aviaria. Si tratta della stessa malattia che negli ultimi periodi ha causato molti problemi in tutta Europa, ma anche nel mondo intero, colpendo soprattutto allevamenti di pollame.

Paura per l’influenza aviaria

Al momento è stato appurato che tale situazione riguarda unicamente i gabbiani. Sembra infatti che il contagio sia dovuto dalla diffusione di una particolare variante del virus influenzale, ossia H5N1/HPAI che ha un’alta patogenicità. Attualmente in Italia i casi registrati sono stati in Lombardia, in Veneto, in Friuli Venezia Giulia, in Emilia Romagna. Tuttavia i maggiori focolai sono stati trovati nei pressi del Lago di Garda. I primi casi confermati di gabbiani morti per aviaria sono stati registrati proprio a Toscolano Maderno, ma le carcasse degli uccelli sono state ritrovate anche a Desenzano, Sirmione, Peschiera, Manerba, Padenghe e San Felice del Benaco.

Allarma aviaria
Gabbiano senza vita- Ladestranews.it

Attualmente per cercare di contenere l’epidemia l’unica cosa possibile da fare è quella di rimuovere le carcasse dei gabbiani morti. Questo perché il contagio della malattia aviaria avviene proprio mediante contatto diretto con l’animale contagiato o con le sue feci. La situazione al momento sembra ancora essere contenuta, dato che l’istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezia tranquillizzato tutti dicendo che attualmente gli unici contagiati sono gabbiani. Insomma l’influenza aviaria non è ancora arrivata a colpire altre specie di uccelli o anche i mammiferi.

Con molta probabilità, secondo il parere degli esperti, al momento l’influenza aviaria ha già raggiunto il massimo picco ragion per cui l’epidemia potrebbe placarsi già nelle prossime settimane.
Tutte le istituzioni sanitarie però stanno continuando a osservare e monitorare la situazione con molta attenzione. Questo perché, se il virus dovesse circolare maggiormente, potrebbe presentare anche delle varianti considerate più pericolose.