Smart Working cambia tutto nuovamente: non c’è pace per i lavoratori

Da oggi alcuni lavoratori dovranno nuovamente affrontare il tema dello Smart Working e, prossimamente, cambierà tutto ancora una volta.

Lo smart working è un modello di lavoro sempre più diffuso in tutto il mondo, grazie alla diffusione delle tecnologie digitali e della connessione Internet ad alta velocità.

Smart working cambia tutto
Lo smart working cambierà nuovamente per alcuni lavoratori (ladestranews.it)

Questo tipo di lavoro prevede che i dipendenti svolgano le proprie attività lavorative in un ambiente diverso dall’ufficio, sfruttando gli strumenti tecnologici per comunicare e collaborare con i propri colleghi e clienti. Oggi però, alcuni dipendenti dovranno affrontare un nuovo cambiamento su questo tipo di mansione.

Caos Smart Working, ecco cosa succede

Per finanziare la proroga del diritto allo smart working oltre il 31 marzo ai lavoratori “fragili” e ai genitori di figli under 14 (per i quali la misura era scaduta a dicembre 2022), il Governo Meloni ha stanziato ulteriori 16 milioni di euro. Il lavoro da remoto è riconosciuto fino al 30 giugno ai dipendenti del settore privato e pubblico, ma nel caso degli statali il diritto riguarda soltanto la categoria di impiegati che sono affetti da patologie o condizioni di immunodeficienza, secondo i parametri individuati dal ministero della Salute

Proroga smart working genitori
Lo smart working per i genitori con figli under 14 è stato prorogato oltre il 31 marzo (ladestranews.it)

Questa è la prima disparità emersa nella normativa, ma già dall’entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe, il 28 febbraio 2023,lavoratori, sindacati e professionisti hanno cominciato però a ravvisare altre discrepanze sul testo. Secondo diversi giuslavoristi, stabilire se un’attività può essere considerata o meno compatibile con il lavoro da remoto lascia di per sé ampi margini di interpretazione.

Come spiega il Corriere della Sera, la normativa potrebbe entrare, inoltre, in conflitto con gli accordi individuali tra dipendente e datore di lavoro o sovrapporsi alle intese raggiunte internamente tra imprese e sindacati. Alla luce di questa confusa cornice normativa, dal Ministero del Lavoro è attesa una circolare apposita per meglio specificare i casi in cui il diritto al lavoro agile deve essere garantita e in quali termini.

Ecco tutti i vantaggi dello Smart Working

I vantaggi dello smart working sono molteplici. In primo luogo, il lavoratore ha la possibilità di organizzare il proprio lavoro in modo più flessibile, adattandolo alle proprie esigenze e alla propria vita privata. In secondo luogo, lo smart working può avere importanti benefici per l’ambiente, riducendo la necessità di spostamenti e di consumo di energia elettrica e di risorse materiali. Inoltre, ciò può contribuire a ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico nelle aree urbane.