Scoperto un nuovo pianeta grande quanto la Terra: è abitabile? La risposta

Gli astronomi hanno recentemente scoperto un esopianeta, K2-415b, che ha quasi esattamente le stesse dimensioni della Terra e orbita attorno a una minuscola stella, non lontano dal nostro sistema solare. 

Le somiglianze e le differenze dell’esopianeta con il nostro mondo natale potrebbero fornire informazioni importanti sulla formazione e l’evoluzione di pianeti simili alla Terra in diversi sistemi, appunto non solari.

Scoperto nuovo pianeta, è grande quanto la terra
Gli astronomi giapponesi scoprono un nuovo pianeta: è molto simile alla terra – ladestranews.it

Teruyuki Hirano, leader dell’Astrobiology Center in Giappone, che ha guidato il team internazionale di astronomi che hanno condotto l’accurata ricerca, nella sua dettagliata relazione, sostiene che i piccoli pianeti intorno alle nane M sono un buon laboratorio per esplorare la diversità atmosferica dei pianeti rocciosi.

Soprattutto lo studio ha avuto lo scopo di analizzare le condizioni in cui può esistere un pianeta potenzialmente abitabile simile a quello terrestre che orbita in modo simile intorno a una sua stella di riferimento, così come la terra fa con il sole.

K2-415b e K2-415: simile alla terra e anche con lui con la sua stella

La scoperta di K2-415b è stata avallata per la pubblicazione su The Astronomical Journal. La stella K2-415, attorno alla quale orbita il pianeta K2-415b, è solo il 16% della massa del Sole.

Scoperto nuovo pianeta, è grande quanto la terra
Gli astronomi mondiali non fermano i loro studi sugli esopianeti – ladestranews.it

L’esopianeta è stato individuato per la prima volta nei dati del telescopio Kepler, ora in pensione, nel 2017 e successivamente confermato con i dati del suo successore, TESS. Le osservazioni a infrarossi hanno mostrato una debole “oscillazione” nel movimento della stella a causa della gravità dell’esopianeta, che ha rivelato agli studiosi la presenza e le caratteristiche del pianeta. Sebbene K2-415b abbia all’incirca le dimensioni della Terra, è molto più denso, con una massa circa tre volte quella della Terra.

Ha un breve periodo orbitale, di soli quattro giorni e si trova appena all’interno del bordo della zona abitabile della sua stella. Tuttavia, è troppo vicino alla stella per supportare la vita, e i ricercatori ritengono che il sistema è più probabile che sia di interesse per la caratterizzazione atmosferica degli esopianeti e le indagini di follow-up alla ricerca di altri potenziali mondi che ospitano la vita.

La galassia della Via Lattea è piena di mondi interessanti, ma una delle più grandi domande che l’umanità si sia mai posta rimane senza risposta: perché siamo qui e c’è un altro posto nell’universo dove potrebbe esistere la vita?

Studio degli esopianeti: gli astronomi non si arrendono

Per aiutare a rispondere a queste domande, gli studiosi da tempo analizzano gli esopianeti, ovvero quei piccoli mondi delle dimensioni della Terra, in sistemi quindi differenti dal nostro, in orbita attorno a piccole stelle.

I piccoli esopianeti sono più difficili da trovare, ma la scoperta di K2-415b offre nuove informazioni sul potenziale dei pianeti che ospitano la vita e sulle condizioni per l’esistenza di un pianeta terrestre abitabile, simile al nostro.