Sciamano Shekinà, chi è: il suo ruolo nella morte di madre e figlia a Roma

    Cosa si nasconde dietro la morte di Elena Bruselles e Luana Costantini, madre e figlia, che vivevano insieme in un appartamento di Monte Mario? Riti satanici, tavolette per riti spiritici: l’inquietante ombra del satanismo aleggia sulla vicenda.

    Via Giulio Salvadori, Trionfale, Roma: sarebbe stato l’altro figlio della defunta 83enne Elena, donna malata di Alzheimer, ad allertare le forze dell’ordine. Un odore nauseabondo proveniente da giorni dall’appartamento dove Elena e Luana, 54 anni, vivevano, aveva messo in allerta i vicini.

    Riti sanici e sedute spiritiche dietro il giallo di Montemario
    E’ fitta di mistero la storia che conduce al decesso di due donne romane, madre e figlia (ladestranews.it)

    Il cadavere della signora Elena era quasi mummificato: il suo decesso risalirebbe a circa un mese fa, mentre la figlia sarebbe morta solo cinque giorni or sono. Medesime tragiche circostanze? La stessa mano avrebbe tolto loro la vita?

    E’ mistero fitto sulla morte di Elena Bruselles e Luana Costantini

    E’ quello che si chiedono gli inquirenti, alle prese con indagini serrate che portano diretti alla figura di un “losco personaggio”, lo Sciamano Shekinà, di cui ha parlato anche la popolare la trasmissione “Chi l’ha Visto”, che per prima sta cercando di fare luce sul misterioso decesso di madre e figlia.

    L’uomo sarebbe stato il compagno di Luana per oltre un anno, alle loro spalle anche una convivenza, proprio nella casa di Monte Mario, prima che la storia avesse fine. Un amore tormentato il loro, con la probabile presenza di una setta satanica sullo sfondo, visto che lo Sciamano Shekinà, in queste ore interrogato dalle forze dell’ordine, sarebbe il coordinatore di un gruppo dedito a riti esoterici e magia nera.

    Cosa tormentava Luana? E quali sono le cause del decesso suo e della madre Elena? La testimonianza chiave, offerta da un meccanico, vicino di casa delle donne, racconta di condizioni di salute che sembravano peggiorare, di depressione. Luana era solo sconvolta per il decesso della madre (sulla quale avrebbe vegliato per un mese), che però non avrebbe mai denunciato?

    Chi frequentava casa di Luana e della povera signora Elena oltre al Santone? In cosa consistevano i riti e soprattutto cosa erano costrette a bere le persone sottoposte a questi misteriosi “percorsi”?

    Chi è lo Sciamano Shekinà, vero nome Paolo Rosafio?

    Si sospetta anche la presenza di cocaina nella vita di Luana, finita, forse, in un buio tunnel, senza uscita. Lo Sciamano condivideva con la 54enne la passione per l’occultismo e l’appartenenza alla setta satanica Cubytrix, di cui Shekhinà era il fondatore. Attivo anche su Facebook e TikTok, questo gruppo sponsorizza corsi online di magia e tantra nero, e vende tavole ouija, strumenti utilizzati durante le sedute spiritiche per le comunicazioni medianiche.

    Paolo Rosafio, vero nome dell’uomo, intervistato da Repubblica, sembrerebbe quasi accusare l’occulto del decesso dell’ex compagna, che però avrebbe lasciato sola nel momento più difficile, abbandonando di fatto anche l’anziana donna al suo destino, visto che Luana, palesemente non in grado di occuparsi nemmeno più di se stessa, avrebbe in qualche modo smesso di prendersi cura dell’anziana.

    Luana e Paolo, lo Sciamano Shekinà
    Quale è il ruolo di Paolo Rosafio, lo Sciamano Shekinà, nella morte di Elena e sua figlia Luana? (ladestranews.it)

    Lo Sciamano, nel frattempo allontanatosi in Puglia, rintracciato dalla polizia a Taurisano, nel leccese, sostiene che siamo di fronte a una situazione che sarebbe sfuggita di mano. Tutta colpa di un rito di evocazione di defunti messo in atto ad Halloween, dopo il quale Luana avrebbe smesso di mangiare. Dimagriva sempre di più, racconta, si consumava giorno dopo giorno. L’uomo, però, se fosse vero per assurdo quanto racconta, per oltre un anno ospite delle due donne, all’apice del malessere psico fisico di Luana, sarebbe sparito. La polizia lo tiene sotto torchio ma per ora non ci sarebbero accuse formali.

    Nelle prossime ore potrebbe però arrivare una svolta: in casa delle donne sarebbero state rinvenute strane boccette con pozioni che risalgono all’attività della setta e dello Sciamano. Saranno gli esami tossicologici a stabilire cosa contengono. Intanto sui corpi delle vittime non sarebbero stati rilevati evidenti segni di violenza.