Pannello fotovoltaico, come fa a produrre energia elettrica: la spiegazione semplice

Oggi si sente parlare spesso di fotovoltaico, ma molti non sanno come fa un pannello a generare energia elettrica. In realtà è possibile dare una spiegazione semplice e chiara.

Il funzionamento di base è piuttosto semplice: i pannelli sono in grado di convertire l’energia solare in energia elettrica. Questa tecnologia così performante è più antica di quello che si immagina, nel 1839 infatti lo scienziato Edmond Becquerel scoprì che alcuni materiali erano in grado di generare corrente elettrica quando colpiti dalla luce solare.

Pannello
Pannello fotovoltaico, come funziona (Ladestranews)

Si parla quindi di materiali di diverso tipo, infatti nell’Ottocento il fotovoltaico esisteva già e aveva però una composizione differente. L’avanzamento tecnologico e tecnico della materia ha permesso di perfezionarlo sempre di più, passando dal selenio al silicio negli anni 50 del novecento.

Come funziona un pannello fotovoltaico

Oggi i pannelli sono ultra performanti, sottili e si possono posizionare sulle case, sui tetti delle aziende ma anche sui balconi. Sono in grado di rispondere al fabbisogno energetico di ogni spazio e permettono di risparmiare tantissimi soldi e anche di “rivendere” l’energia alle aziende che forniscono abitualmente le case.

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Come funzionano i pannelli fotovoltaici (Ladestranews)

Un pannello è composto da varie unità più piccole che sono delle cellule, quando le particelle della luce solare ovvero i fotoni arrivano sulla cella, il silicio inizia ad agitarsi e quindi a scatenare un flusso di elettricità. Le cellule sono composte da silicio e da un semiconduttore che permette di massimizzare ancora di più questo movimento e quindi dare più energia.

Come fa a funzionare? La cella è un po’ come il campo magnetico che ha due poli opposti, anche in questo caso ci sono due cariche che sono separate. Per generare l’elettricità si aggiungono degli atomi che vanno ad alterare la stabilità quindi da un lato viene aggiunto il fosforo, dall’altra il boro e questo permette di avere da un lato una carica negativa e dall’altra una carica positiva. Quando il fotone arriva tra questi due strati viene spinto proprio sul laterale e a sua volta verso i cavi elettrici.

Fotovoltaico: gli sviluppi per gli impianti moderni

Le cellule all’inizio erano enormi ma con la modernità sono diventate sempre più piccole, sottili e ovviamente performanti. Questo oggi conferisce stabilità, leggerezza, facilità di installazione ma anche una cosa straordinaria: la corrente continua. Il pannello infatti oltre a generare corrente elettrica, permette anche di accumulare, con un sistema apposito, la corrente alternata e di usarla al momento.

Il tutto è connesso quindi ad un classico impianto con tutti i sistemi di sicurezza del caso per la protezione e i guasti. L’inverter ha il compito di trasformare questa elettricità in corrente alternata e distribuirla a tutto il sistema. In base al tipo di prodotto scelto ci può essere più o meno corrente. E’ chiaro che un piccolo sistema non può rifornire una casa a due piani, bisogna sempre strutturare un progetto con un numero di pannelli totali in grado di coprire un tot metri quadri.

 

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Le energie rinnovabili sono il futuro e grazie a queste innovazioni e agli ulteriori sviluppi sul campo è possibile risparmiare facendo un investimento che viene ampiamente recuperato nel tempo.