Il nuovo approccio al lavoro cambierà la tua vita (in meglio): cos’è il Quiet Thriving

Un approccio la lavoro più sano e positivo? Finalmente è arrivato e sta già spopolando: si tratta del Quiet Thriving e vi cambierà la vita. Ecco in cosa consiste.

Dimenticatevi l’approccio tradizionale al lavoro basato su ritmi frenetici e competitività ai massimi livelli. Una nuova filosofia di vita basata sul Quiet Thriving (letteralmente, “prosperazione silenziosa”) si sta facendo largo anche all’interno degli uffici. E ora niente sarà più lo stesso.

quiet thriving cos'è
Quiet Thriving: ecco l’approccio più sano al lavoro che ti cambierà la vita – ladestra news

Quiet Thriving è diventata la parola d’ordine dell’ultimo anno sui social network, tanto che il suo hashtag ha accumulato 444,7 milioni di visualizzazioni su TikTok. È stata inoltre selezionata come una delle parole dell’anno dal Collins dictionary. La tendenza è diventata popolare dopo la pandemia e si caratterizza per una serie di comportamenti sul lavoro diversi da quelli considerati da sempre “normali”, che si associano a un maggiore disimpegno da parte dei lavoratori.

Quiet Thriving: in cosa consiste e perché ha così successo

La tendenza del Quiet Thriving si riferisce a un approccio decisamente più “tranquillo” al lavoro. Il lavoratore fa il minimo indispensabile che gli viene richiesto, senza dedicare più tempo o impegno nelle proprie mansioni. Non si piega, quindi, a una cultura del lavoro “tossica”, come fare gli straordinari e portarsi il lavoro a casa. Eppure la questione è un po’ più complessa di così.

quiet thriving cambia approccio al tuo lavoro
Un approccio più rilassato al lavoro che svolgi migliorerà la tua vita – ladestra news

Il termine è stato coniato dalla psicoterapeuta Lesley Alderman e identifica la volontà del lavoratore di ritrovare la passione per la propria vita, senza dedicarla interamente al soddisfacimento delle volontà del proprio capo. Spesso, quando una persona si sente esausta o poco entusiasta del lavoro che svolge, non fa alcuno sforzo per cambiare la situazione. Questo atteggiamento potrebbe portarla a sperimentare il burn out, ovvero una forma di esaurimento psico-emotivo legato al lavoro.

Questa nuova mentalità sfida l’atteggiamento disfattista e spinge a trovare nuovi modi per riconnettersi con ciò che è davvero importante per noi. Fare il minimo indispensabile sul lavoro non è l’unica opzione per ritrovare la pace interiore. Si può anche provare a intraprendere azioni specifiche volte a farci sentire più coinvolti nel lavoro che svolgiamo.

Identifica ciò che non ti fa star bene sul lavoro e parlane con il tuo capo in modo amichevole e collaborativo per apportare un cambiamento. Le riunioni potrebbero essere più brevi? Gli orari di lavoro ibridi potrebbero essere più accessibili? Si potrebbe migliorare il lavoro di quadra? Confrontati con il tuo capo e cerca di trovare soluzioni che possono andare bene per entrambi.

Un’altra cosa che puoi fare è concentrati su ciò che ti piace del tuo lavoro e scriverlo su un post-it da apporre, ad esempio, sullo schermo del tuo computer. In questo modo te ne ricorderai quotidianamente. Qualunque sia la fase in cui ti trovi nella tua carriera, inoltre, stabilire obiettivi è importante per darti una direzione. Stabilire obiettivi raggiungibili, come lavorare per una promozione o migliorare in un compito specifico, può aiutarti a motivarti e darti soddisfazione sul lavoro.