Antonino Cannavacciuolo finisce in tribunale: l’accusa è gravissima, coinvolti tre imprenditori

Antonino Cannavacciuolo è uno degli chef più rinomati in Italia per numerose attività. Ora la denuncia a tre imprenditori, ecco quello che è successo

Da anni lo chef originario di Vico Equense è sempre molto attivo su più fronti. Dalle sue attività in cucina ai diversi programmi che hanno riscosso sempre più successo in tv in tutti questi anni. Ormai è celebre come giudice del cooking show “Masterchef”, in cui regala consigli preziosi agli aspiranti chef in compagnia dei suoi colleghi Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. Un appuntamento che è diventato fisso ogni anno con lo stesso chef napoletano che si è distinto per i suoi modi di fare molto genuini. I telespettatori, inoltre, l’hanno sempre ammirato per come è bravo ad affrontare le situazioni in maniera divertente e, al tempo stesso, seria.

Cannavacciuolo, in tribunale: ecco cos'è successo
Cannavacciuolo finisce in tribunale – Ladestranews.it

Negli ultimi giorni è uscita fuori, inoltre, una vicenda che lo vedrà protagonista anche in tribunale. Da parte dello chef di Vico Equense è arrivata una denuncia presentandosi così ai carabinieri di Orta San Giulio, in provincia di Novara. Proprio qui ormai lo chef risiede da anni visto che, insieme alla moglie Cinzia, gestisce il celebre Villa Crespi, che ha conquistato nei mesi scorsi anche un riconoscimento importante ottenendo la terza Stella Michelin.

Mesi fa, su Facebook, una fan gli aveva mostrato un volantino che utilizzava impropriamente il suo nome per pubblicizzare la riapertura di un ristorante in provincia di Ravenna, ma il tutto era avvenuto ovviamente a sua insaputa. “Menù di pesce curato da Antonino Cannavacciuolo“, così recitava il volantino con l’utilizzo anche di una gigantografia che raffigurava lo chef napoletano. Così quest’ultimo aveva incaricato la sua segretaria per capirne un po’ di più fingendosi così una cliente. Lo chef si è recato dai carabinieri per denunciare i tre ristoratori, che dovranno così presentarsi al Tribunale Monocratico di Ravenna verso fine febbraio.

Antonino Cannavacciuolo, tutta la vicenda nel dettaglio

I tre imprenditori, un 63enne di Lumezzane e un uomo e una donna di origine cubana di 32 e 50 anni, residenti a Marina Romea, sono stati così accusati per aver usato impropriamente il marchio registrato dello chef Antonino Cannavacciuolo. Come svelato dal quotidiano “Il Resto del Carlino”, il processo è a loro carico per violazione dell’articolo 473 del codice penale: la difesa è degli avvocati Marco Agosti, Chiara Belletti e Luigi Berardi.

Cannavacciuolo, cos'è successo: ancora in tribunale
Cannavacciuolo in cucina Ladestranews.it

Così la donna 32enne aveva rivelato ai carabinieri di Marina di Ravenna coordinati dal Pm Marilù Gattelli, che quel menù glielo aveva consegnato lo stesso chef Cannavacciuolo nel 2016 per il programma Cucine da incubo. All’epoca la domanda aveva gestito un ristorante a Suzzara, in provincia di Mantova, e così aveva colto la palla in balzo per utilizzare quel volantino per la riapertura del locale in provincia di Ravenna.