Agnelli, pesantissime accuse e minacce di morte: “Non vivrete a lungo”

Un report solleva pesantissime accuse e fa emergere minacce di morte: il racconto dell’aggressione e il possibile collegamento con gli Agnelli.

Un report del settimanale tedesco Die Zeit – tradotto e riportato in Italia da ‘Il Fatto Quotidiano‘ – fa emergere delle ombre pesanti sulla pluridecennale disputa riguardo l’eredità di Gianni Agnelli.

Agnelli: accuse e minacce pesantissime
Caso Agnelli, minacce di morto riemergono (foto Ansa) – Ladestranews.it

Prima di procedere nell’esposizione dei fatti raccontati dal settimanale tedesco, c’è da sottolineare che non vi è alcuna prova di un collegamento diretto tra quanto accaduto e la famiglia Agnelli. Le ipotesi giornalistiche su quanto riportato, dunque, non sono al momento dimostrabili. Ma andiamo con ordine.

Die Zeit racconta dell’aggressione subita da un investigatore svizzero la prima settimana del dicembre 2020. Quel giorno una Fiat Thema scura e una 500 Abarth sono giunte sotto casa di uno dei collaboratori di un’agenzia di investigazione privata svizzera. Dalle auto sono usciti tre soggetti, due di origini italiane e uno di origini slave. Secondo quanto raccontato alla polizia dall’investigatore privato, i tre lo avrebbero minacciato di morte se avesse continuato le sue indagini.

Il racconto dell’accaduto

In base a quanto rivelato dal giornale tedesco, l’investigatore sarebbe stato avvicinato da un primo soggetto, il quale gli avrebbe dato due pugni – uno nell’occhio sinistro e l’altro sul naso – e poi gli avrebbe spinto la testa contro il finestrino della 500 Abarth per fargli vedere la pistola. Un secondo uomo avrebbe dunque uscito un’altra pistola per puntargliela alla testa e quando lui ha reagito, il terzo uomo gli ha puntato un coltello alla gola.

Agnelli: accuse e minacce pesantissime
Agnelli: spuntano fuori gravi accuse (foto Ansa) – Ladestranews.it

A quel punto uno dei tre, con un tedesco stentato gli avrebbe detto: “Devi interrompere le tue indagini, tu e il tuo cliente, o non vivrai a lungo“. La vittima ha rivelato alla polizia che l’uomo che l’ha minacciato aveva un accento chiaramente italiano, probabilmente un accento del nord Italia. Dopo l’accaduto, l’investigatore era consapevole che la sua indagine fosse bruciata, ma ha cercato di capire chi lo stesse minacciando, trovando un confidente pronto a parlare. Tuttavia dopo il loro primo incontro l’informatore è scomparso.

La denuncia alla polizia di Berna è stata sporta solamente nel maggio del 2021, dopo che gli stessi soggetti lo hanno raggiunto una seconda volta e hanno minacciato di morte la sua famiglia. In quella occasione i tre gli avrebbero detto: “Smettila di indagare, ricordati che hai una famiglia“. A quel punto, però, sul suo corpo non c’erano più le evidenze dell’aggressione ed in ogni caso non aveva prove per indirizzare le indagini della polizia.

Quale sarebbe il collegamento con la famiglia Agnelli?

Stando a quanto riportato dal settimanale tedesco, c’è la possibilità che il cliente a cui facevano riferimento i tre uomini possa essere Margherita Agnelli. L’unico incarico in essere in quel momento che potesse giustificare simili episodi, infatti, sarebbe stata la collaborazione con gli investigatori italiani ingaggiati dalla figlia dell’avvocato per esaminare alcuni profili legati alla disputa riguardante l’eredità della madre.

L’intento pare fosse verificare l’effettiva residenza di Marella Agnelli in Svizzera, in una villa di Gstaad. Dettaglio di non poco conto, visto che se la residenza effettiva dell’ex moglie di Gianni Agnelli fosse attestata in Italia, l’eredità verrebbe ridistribuita in base alle leggi italiane: al momento infatti è stata suddivisa sulla base delle leggi svizzere, il che ha tagliato fuori i figli di secondo matrimonio. Inoltre la circostanza invaliderebbe l’accordo sottoscritto nel 2004, con il quale Margherita ha di fatto rinunciato all’eredità della madre.