Agenzia delle entrate, aggiunta una “tassa” agli italiani: ora dovrete pagare anche per questo

Nel 2023 ci sarà una nuova stangata per tutti gli italiani dall’Agenzia delle entrate e la tassa verrà applicata già dai prossimi giorni.

Le tasse sono una realtà inevitabile nella vita di tutti gli italiani. Dal momento in cui inizi a guadagnare un reddito, devi pagare una serie di tasse che vanno a finanziare il bilancio dello Stato e tutti i servizi pubblici che esso fornisce.

Nuova tassa Agenzia delle entrate
Nuova tassa per gli italiani dall’Agenzia delle entrate (Ansa- ladestranews.it)

Gli italiani si trovano spesso a dover affrontare tasse continue, che sembrano aumentare di anno in anno senza soluzione di continuità. Dal 2023, ci sarà una nuova tassa anche dall’Agenzia delle entrate che ha fatto infuriare milioni di cittadini. Andiamo a vedere di quale si tratta.

Nuova tassa per gli italiani dall’Agenzia delle entrate

Come denunciato dall’Associazione nazionale forense, la richiesta di informazioni all’Agenzia delle entrate sarà a pagamento. L’intervento, infatti, è contenuto nell’articolo 4 della bozza della riforma fiscale allo studio del governo. L’obiettivo sarebbe quello di “limitare il ricorso all’interpello all’ Agenzia delle Entrate, che vorrebbe invece arroccarsi nella propria torre d’avorio“. Nell’articolo sarebbe prevista la possibilità di “subordinare l’ammissibilità degli interpelli al versamento di un contributo“. A determinare quanto bisogna pagare saranno il tipo di contribuente e il tipo di richiesta.

Richiesta informazioni a pagamento
La richiesta di informazioni all’Agenzia delle entrate sarà a pagamento (Ansa- ladestranews.it)

Non si può fare cassa su uno strumento che è indispensabile ogni giorno a migliaia di cittadini e professionisti. Si trovino più risorse per l’ Agenzia delle Entrate, ma non imponendo una gabella su un servizio che ha la funzione di dare indicazioni e spiegazioni al contribuente, utile specialmente in ottica deflattiva rispetto a futuri contenzioso. Nella legge delega poi c’è anche dell’altro: verrebbe limitata la possibilità di presentazione degli interpelli all’ Agenzia delle Entrate alle sole questioni che non hanno già soluzioni in documenti interpretativi già pubblicati. Ma se l’obiettivo è quello di valorizzare il principio di certezza del diritto, sfugge come il pagamento di un contributo per la richiesta di chiarimenti si avvicini a tale fine“. Queste sono le parole del segretario generale dell’Anf Giampaolo Di Marco.

La situazione tasse in Italia è drammatica

La situazione delle tasse continue in Italia è molto preoccupante, soprattutto per le famiglie e le piccole imprese che devono fare i conti con un carico fiscale sempre più pesante. Ciò che serve è una riforma fiscale che riduca il numero di tasse e semplifichi il sistema fiscale, rendendo più facile per tutti comprendere quanto si deve pagare e come pagare.

Inoltre, è importante che le tasse siano utilizzate in modo responsabile dallo Stato, senza sprechi e inefficienze. I cittadini devono avere maggiore trasparenza e controllo sul modo in cui vengono utilizzati i soldi pubblici.